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accolta Migliaccio: aa. 1602; 1618; 1650; 1710

b. 2, fasc. 44, cc. 36

Sottofasc. 1

– cc. 2r-6r: Assenso dell’Eletto del Popolo, Andrea Auletta, alla capitolazione – in 17 capitoli interamente trascritti – presentata dai membri dell’Arte di Cetrangolari di Napoli, «per manutentione utile, et buon governo di detta arte e lor cappella erigenda per essa sotto titulo di Santa Maria della Vittoria per servitio di sua Maestà  Cattholica, et beneficio et utile di questa fidelissima città». (1602 Ottobre 28, Napoli)

 – cc. 6r-6v: Decreto dell’Eletto del Popolo, Andrea Auletta, intorno ai pagamenti che si fanno dai consoli di varie arti della città di Napoli, ivi compresa quella dei Centrangolari. (1603 Ottobre 1, Napoli)

– cc. 7r-7v: Decreto dell’Eletto del Popolo, Carlo Grimaldo, che «si facciano ogn’anno due maritaggi de’ cetrangolari». (1618 Ottobre 12, Napoli)

Provenienza: Estratto da un manoscritto sistente nella Biblioteca Nazionale venduto da Minieri 1603, folio 227

Sottofasc. 2

– cc. 2r-13v: Regio assenso del viceré, Iñigo Vélez de Guevara y Tassis, alla riforma della «capitulazione fatta per li consoli mastri et Arte de cetrangolari di questa fidelissima città di Napoli et suoi borghi, pel buon governo et regolato modo di esercitare detta arte et di detto servitio del publico mantenimento dello loro cappella di Santa Maria della Vittoria, soggiorno de poveri di detta arte, maritaggi di donzelle figli delli huomini di quella et altre opere pie et caritative». (1650 Maggio 30, Napoli)

              ℐ cc. 2r-13r: Relazione presentata al viceré dal regio Cappellano Maggiore, Juan de Salamanca, in cui è dato parere favorevole alla concessione di regio assenso alla riforma della capitolazione – in 33 capitoli interamente trascritti ed approvati dall’Eletto del Popolo, Felice Basile – stipulata dai membri dell’Arte dei Cetrangolari della città di Napoli. Il parere favorevole è condizionato all’accoglimento di alcune integrazioni e modifiche – in 6 clausole – inserite in calce ai capitoli trascritti. (1650 Maggio 2, Napoli)

                         ℐ c. 2r: Memoriale presentato dai membri dell’Arte dei Cetrangolari di Napoli, con cui si richiede il regio assenso alla riforma della capitolazione della suddetta Arte. (1650 Gennaio 11, Napoli)

Provenienza: Collaterale, privilegiorum, vol. 323, folio 37, anno 1654 a 56

Sottofasc. 3

– cc. 2r-17r: Regio assenso del viceré, Carlo Borromeo Arese, alla «capitolatione fatta per li consoli et huominidell’Arte de pizzicaroli e cetrangolari, che per prima erano divise, et hoggi di comune consenso e con il consenso anco della Piazza del fidelissimo popolo di questa fidelissima città di Napoli si sono unite sotto il nome dell’Arte de bottegari di più esercitii per evitare le liti tra di loro pendenti e per il buon regimento e governo di detta loro arte e cappella» di S. Antonio di Padova, nella chiesa di S. Maria della Scala. (1710 Novembre 15, Napoli)

              ℐ cc. 2r-16v: Relazione presentata al viceré dal regio Cappellano Maggiore, Filippo Carovita, in cui è dato parere favorevole alla concessione di regio assenso alla capitolazione – in 36 capitoli interamente trascritti – stipulata dai membri dell’Arte dei Cetrangolari e Pizzicaroli della città di Napoli. Il parere favorevole è condizionato all’accoglimento di alcune integrazioni e modifiche – in 5 clausole – inserite in calce ai capitoli trascritti. (1710 Ottobre 21, Napoli)

                         ℐ c. 2r: Memoriale presentato dai membri dell’Arte dei Cetrangolari e Pizzicaroli di Napoli, con cui si richiede il regio assenso alla capitolazione da essi stessi stipulata per l’unificazione delle due arti in quella dei «Bottegari di più esercitii», già approvata dall’Eletto del Popolo, e per evitare liti pendenti tra esse stesse. (1710 Settembre 6, Napoli)

Provenienza: Collaterale, privilegiorum, vol. 688, folio 27, anno 1710 a 11

b. 2, fasc. 44 bis, cc. 3

– cc. 1r-3v: Copia parziale del documento contenuto nel sottofascicolo 3 del fascicolo 44, dal titolo «Capitolazione e privilegi concessi da Carlo Borromeo, viceré di questa fidelissima città di Napoli ai bottegari di più esercizi nell’anno del signore 1710».

Provenienza: Copia esemplata da altra bambagina sistente nell’Archivio Municipale